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CENTENARIO PUCCINIANO – MUMBAI OMAGGIA LE SUE GRANDI ARIE

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A cento anni dalla morte di Giacomo Puccini, il 29 novembre scorso Mumbai ha reso omaggio al celebre compositore presso la storica Royal Opera House, il teatro d’opera più antico dell’India. L’evento, un gala operistico, è stato organizzato dal Consolato Generale d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Mumbai, in collaborazione con la Mehli Mehta Music Foundation, Furtados, Avid Learning e la stessa Royal Opera House, nell’ambito della tappa indiana del Tour Mondiale Amerigo Vespucci.

Grazie al supporto del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane, artisti di fama internazionale come il soprano Maria Pia Piscitelli, il tenore Renzo Zulian e il baritono Pier Luigi Dilengite, accompagnati al pianoforte da Linda Di Carlo, hanno portato sul palco le celebri arie del compositore italiano, incantando il pubblico locale.

La serata è stata inaugurata dall’Ambasciatore d’Italia in India, Antonio Bartoli, che ha accolto una platea d’eccezione. Tra i presenti, una delegazione del Ministero della Difesa italiano e dell’equipaggio della nave Amerigo Vespucci, con il Capitano di Fregata Tommaso Faraldo, l’ammiraglio Antonio Natale, il colonnello Elio Babbo, l’amministratore delegato di Difesa e Servizi Luca Andreoli, oltre a numerose autorità indiane.

Il Console Generale d’Italia a Mumbai, Walter Ferrara, ha così commentato la serata: “In occasione del centenario della scomparsa di Giacomo Puccini è stato un onore poter presentare le sue arie più famose a Mumbai nell’ambito della tappa indiana del Tour Mondiale Amerigo Vespucci – Villaggio Italia. Nave Amerigo Vespucci è una vera opera d’arte che da quasi cento anni rappresenta le eccellenze del nostro Paese”.

 “Il successo e la gioia di questa serata si inseriscono in un fertile percorso di collaborazioni con le istituzioni culturali indiane e testimoniano del grande interesse e affetto con cui il pubblico locale guarda all’Italia e alla nostra tradizione culturale”, ha spiegato la Direttrice dell’Istituto di Cultura, Francesca Amendola.